La valutazione delle strutture sportive soggette ad esproprio

La Corte di Cassazione ritorna sul tema della valutazione dell’indennità di esproprio in ordine a terreni non pienamente qualificabili come edificabili, ma tuttavia suscettibili di una utilizzazione differente rispetto a quella agricola. Nel caso di specie, in tema di campetti da gioco ed attrezzature sportive, La Suprema Corte ribadisce la possibilità dell’espropriato di dimostrare che il concreto valore di mercato del bene espropriato che può essere anche ben superiore a quello agricolo, pur non potendo il bene essere giuridicamente qualificato come edificabile:

Cassazione civile sez. un., 19/03/2020, n.7454:

In tema di determinazione dell’indennità di occupazione legittima di terreni agricoli, per effetto della sentenza della Corte costituzionale n. 181 del 2011, dichiarativa dell’illegittimità costituzionale del criterio del valore agricolo medio (VAM), la stima deve essere effettuata in base al criterio del valore venale pieno, con la possibilità di dimostrare che il fondo, pur senza raggiungere il livello dell’edificatorietà, sia suscettibile di uno sfruttamento ulteriore e diverso rispetto a quello agricolo, tale da attribuire allo stesso una valutazione di mercato che rispecchi possibilità di utilizzazione intermedie tra quella agricola e quella edificatoria (Fattispecie relativa all’occupazione di un’area destinata ad attrezzature sportive, campi da gioco ed attrezzature varie).

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